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I bambini prematuri rischiano l’osteoporosi in età adulta

 MG 0122
I bambini prematuri hanno bisogno di maggiori cure e attenzioni in età pediatrica: la loro formazione fisica, infatti, non sempre permette di godere di ottima salute nei primi mesi di vita. A complicare le cose c’è poi un altro problema: un maggior rischio di avere l’osteoporosi in età adulta. Molti bambini nati prematuramente, infatti, potrebbero sviluppare il sistema scheletrico molto più debole con conseguenze negative con il passare degli anni.«Il nostro studio mostra che sia i nati prematuri con un peso molto basso alla nascita che coloro che sono nati a termine, ma piccoli per la loro età gestazionale, avevano una massa ossea inferiore rispetto al gruppo di controllo, che sono nati a termine con peso normale», spiega Chandima Balasuriya della Norwegian University of Science and Technology. I ricercatori sono anche riusciti a scoprire come una massa ossea piccola o non ben formata possa determinate in futuro un’osteoporosi.La ricerca è stata condotto su 186 adulti sani con un’età compresa fra i 26 e i 28 anni. Circa una cinquantina dei volontari erano bassi o avevano scarso peso alla nascita con una media di 1,2 chilogrammi e un’età gestazionale di 29 settimane. 59 partecipanti nati a termine erano invece stati considerati piccoli come età gestazionale con un peso inferiore a i 3 chilogrammi. Il terzo gruppo, invece, comprendeva 77 adulti nati a termine con peso normale. A tutti i volontari è stato rilevato il contenuto minerale osseo e la densità della colonna vertebrale. Ma anche di collo, fianchi e il rapporto peso altezza, attività fisica e vizio del fumo.Dai risultati è emerso che gli adulti che alla nascita erano troppo piccoli, avevano una massa ossea decisamente più bassa rispetto agli adulti nati a termine con peso normale. Tuttavia, è bene precisare che quando i ricercatori hanno corretto la misurazione della massa ossea in base all’altezza – che tendeva a essere inferiore alla norma – hanno scoperto che la ridotta massa ossea era in parte dovuta alla corporatura nettamente più piccola. La sola struttura fisica invece non è indice di massa ossea ridotta. In sostanza, per evitare complicazioni in età adulta è fondamentale «Assicurare che i bambini con basso peso alla nascita abbiano una dieta ricca di calcio, vitamina D e proteine, in combinazione con l’esercizio fisico che coinvolge le attività fisiche portanti, può contribuire a ridurre il rischio di fratture ossee più avanti nella vita», conclude Balasuriya.

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