Close Menu
Open Menu

OSPEDALIZZAZIONE E TEMPI D’ATTESA IN REUMATOLOGIA: ECCO I DATI


Quanto deve pazientare un paziente per una visita reumatologica in Sardegna? Ce lo dicono i risultati di un indagine dell’Asmar. In questa pagina anche e i dati di ospedalizzazione, forniti dall’Assessorato regionale della Sanità, su un campione di dieci patologie reumatologiche (su oltre 100). Nel Sulcis Iglesiente e in Ogliastra non si può prenotare una visita reumatologica. Sapete perchè? Nel primo caso per eccesso di richieste, nel secondo perché non hanno rinnovato il contratto all’unica reumatologa in servizio. Al Policlinico bisogna aspettare 183 giorni, all’ospedale  

Brotzu di Cagliari 193 giorni per essere visitati da un medico che non ha la specializzazione in reumatologia. I più fortunati? I cittadini di San Nicolò Gerrei e di Muravera: solo 2 giorni. Una contraddizione solo apparente. La persona cui viene diagnosticata una patologia cronica (tutta la vita), con possibile evoluzione disabilitante, magari, come nel caso del Lupus, sistemica (che può coinvolgere altri organi), la prima cosa che cerca è “ il migliore”. Va alla disperata ricerca del miglior medico (sulla piazza regionale onazionale) per esorcizzare lo spettro di una possibile invalidità, di una vita cadenzata da farmaci e ambulatorio. Cerca il professorone come se avesse capacità taumaturgiche. E’ risaputo che la definizione di “migliore” risulta alquanto relativa. Soprattutto se si parla di una scienza non esatta come la medicina: purtroppo la persona che ha appena avuto una diagnosi di AR o di Les o di SA non ragiona così. E, credetemi, non esagero dicendo che in questa spasmodica ricerca del magico luminare molti affermano di essere pronti a vendere la casa o altri beni pur di arrivare alla “guarigione”. Tanti rompono indugi e ormeggi e vanno fuori: in Continente. Chi rimane in loco ripone le proprie speranze, come dimostrano i dati, nelle strutture più “titolate”. Così, secondo noi, si spiega la “contraddizione”. Questo è il motivo per cui si snobba l’ambulatorio di periferia per cercare fortuna in città. Chi ha soldi presso gli studi privati, gli altri in lista d’attesa al Policlinico o al Brotzu (oltre al danno la beffa). 

 

 

 

 Anche i dati sull’ospedalizzazione ci riservano qualche sorpresa.
Analizziamoli per punti
1)     Riduzione sensibile dei ricoveri ordinari e in DH che passano in tre anni (2007 – 2009) da 4590 a 4161. Rimangono comunque numericamente altissimi e in gran parte inappropriati ed evitabili;
2)     La percentuale di mobilità passivasi si riduce numericamente ma non in percentuale, anzi in Dh c’è un aumento dal 2007 di oltre 2 punti;
3)     Le patologie che guidano la riscossa ambulatoriale a discapito dell’ospedalizzazione sono, guarda caso, quelle trattate con i nuovi farmaci (i biologici)
–  artrite reumatoide: passano da 477 a 300 (2007-2009)
–  artropatia psoriasica e spondilite anchilosante dimezzano in tre anni il numero ricoveri.
Il detto “chi meno spende più spende” vale anche al contrario: “chi più spende meno spende”. I farmaci biologici funzionano, producono risultati in termini economici (mancata ospedalizzazione), ma soprattutto in termini sociali. Consentono a chi era destinato a disabilità quasi certa di condurre una vita normale: lavorare, creare una famiglia, avere dei figli. Ed è quello che più conta a prescindere dai costi.
Nella seconda tabella possiamo notare che il tempo medio di degenza è di dieci giorni: un’ enormità! Che comunque ci consente di fare due conti (della serva). Se nel 2009 ci sono stati 4161 ricoveri, un posto letto quanti ne può garantire in un anno? Semplice 36.5.
Quanti posti letto ci sono in Sardegna dedicati alla reumatologia? Otto nella struttura gestita dal prof. Mathieu e due in quella del prof. Mela. Totale dieci posti letto.
Quindi, se tanto mi da tanto, in un anno 365 ricoveri sono garantiti dalle strutture di reumatologia, gli altri 3796 ……..  (?).
Io credo che questi 3796 ricoveri, con l’inserimento del reumatologo all’interno delle strutture ospedaliere, si possono drasticamente ridimensionare. Si può fare creando quella “reumatologia ospedaliera” che ancora in Sardegna non esiste. Bisogna farlo quanto prima per evitare il ricorso, ancora massiccio, all’ospedalizzazione impropria. Bisogna farlo soprattutto nell’interesse cittadino/malato.

   Chi più spende meno spende

 

   ip

 

 

 Dati ospedalizzazione

 

 

Articoli correlati