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OSTEOPOROSI: PREVENZIONE E NOVITA?

OSTEOPOROSI: PREVENZIONE E NOVITA?
Le ricerche innovative su questa patologia al congresso di Siena
Dal 16 al 19 Novembre 2005, al Policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena 500 esperti internazionali parleranno di osteoporosi nell?ambito del Congresso Nazionale della Societ? Italiana di Osteoporosi del metabolismo minerale delle malattie dello scheletro. Saranno presentate le ricerche pi? innovative sulla malattia con un occhio particolare rivolto alle patologie scheletriche osteoaddensanti, l?osteopetrosi, le malattie metaboliche in et? pediatrica e l?osteoporosi maschile che colpisce un uomo su otto. Anche se l?osteoporosi continua comunque a colpire soprattutto le donne nel periodo post-menopausale con una media di una su quattro.

E? il nemico numero uno delle nostre ossa. Non ? necessariamente legata all?et?; conta molto, infatti, lo stile di vita dell?individuo, il fumo, l?essere troppo magri o avere precedenti in famiglia. Questo disturbo porta ad un assottigliamento e indebolimento delle ossa che pu? successivamente sfociare in vere e proprie fratture.

Chiamata anche ?malattia silenziosa?, spesso non ? diagnosticata fino a che non si subisce una frattura, di solito dopo una caduta. Le aree del corpo pi? vulnerabili sono il femore, le gambe, i polsi e la spina dorsale. In Europa, una persona su otto sopra i 50 anni ? destinata a rompersi la spina dorsale. Le donne, in conseguenza del drastico calo di estrogeni dopo la menopausa, sono molto pi? vulnerabili degli uomini, con un rischio quasi 4 volte superiore di sviluppare questa patologia. Tuttavia l?osteoporosi resta legata a molti fattori propri dell?invecchiamento e, dato l?andamento demografico italiano, ? destinata a diffondersi sempre di pi?.

L?Italia, infatti, ? al primo posto nella top ten dei paesi pi? vecchi del mondo, con oltre il 18% di ultrasessantacinquenni e quasi il 4% di over 85. Ma, come dicevamo, uno stile di vita sbagliato pu?, sicuramente, contribuire a peggiorare la situazione sin dalla prima giovinezza. Una dieta poco bilanciata, lo stress, la menopausa o il poco esercizio fisico sono tutti fattori che indeboliscono le ossa diminuendo la densit? dei minerali in esse presenti. E? quindi molto importante prevenire questi errori adottando abitudini sane soprattutto a tavola. Una dieta giusta ben equilibrata intorno ai 20/30 anni ci assicura ossa sane e forti fino alla mezza et? e oltre.

Fattori che aumentano la possibilit? di sviluppare l?osteoporosi – essere donna
– essere magro o avere un?ossatura debole
– vecchiaia
– casi di osteoporosi in famiglia
– livello di testosterone basso (uomini)
– abuso di alcol
Nel corso della vita le ossa tendono a mantenersi in buona salute autonomamente. Durante l?infanzia e l?adolescenza, per esempio, le ossa crescono velocemente e hanno bisogno di molto calcio (a 18 anni si raggiunge il 95-99% del picco personale di massa ossea).

I guai iniziano, invece, verso i 35 anni. Infatti, ? questa et? in cui bisogna incominciare a considerare seriamente la futura salute delle nostre ossa, dal momento che la maggior parte del calcio introdotto nell?organismo, si perde molto velocemente. Accumulare calcio quando si ? giovani ?, perci?, fondamentale per avere ossa forti. Anche perch? questo minerale ? il principale costituente delle ossa, un tessuto vivente che ha bisogno di essere costantemente ricostruito.

Il modo migliore per introdurlo in quantit? adeguata ? nutrirsi con alimenti giusti dall?infanzia all?et? adulta. Per la maggior parte delle persone, il latte e i suoi derivati, come formaggio, yogurt e dolci, sono la fonte principale di calcio nell?alimentazione. Ma anche altri alimenti come la frutta secca, le verdure, il pane integrale, sono dei preziosi alleati per le nostre ossa.

L?apporto di calcio raccomandato dipende dall?et? del soggetto: una tabella nutrizionale europea raccomanda l?assunzione in media di 800 mg al giorno. Alcuni gruppi di persone hanno tuttavia esigenze pi? elevate fino a 1200-1500 mg come, per esempio, i giovani tra gli 11 e i 24 anni, le donne incinte o in allattamento, le donne in menopausa che non seguono la compensazione degli ormoni. Contenuto di calcio di alcuni alimenti

300 mg di Ca si trovano in:
– 25-30 g di formaggio a pasta dura (Emmental, parmigiano, Cheddar, etc.)
– 50 g di formaggio a pasta molle (Camembert, Brie, etc.)
– 200 g di latte scremato o yogurt
– 150 g di mandorle, fichi secchi
– 200 g di fagioli secchi
– 500 g di verdure verdi (cavolo, porro, spinaci, broccoli), pane integrale
– 0,7 l di acque minerali ricche di calcio (controllare etichetta

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