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DOMENICA 26 SETTEMBRE A CAGLIARI LA GIORNATA DEL CICLAMINO

Domenica 26 settembre è la «Giornata del ciclamino»: fiori che resistono al freddo e simboli della lotta alla sclerodermia, coloreranno le piazze italiane per informare e sensibilizzare il pubblico nei confronti di una malattia ancora poco conosciuta, per cui la diagnosi precoce è la cura più efficace. 

A Cagliari l’Asmar aderisce  all’iniziativa promossa dal Gils (Gruppo italiano per la lotta alla sclerodermia): Angela Spano responsabile del gruppo “Sclerodermia” organizza (come da tanti anni), in piazza Giovanni XXIII e piazza Del Del Carmine dalle 8 alle 18, la distribuzione dei fiori in cambio di un offerta per finanziare la ricerca e le attività di contrasto alla malattia.

La Sclerosi Sistemica, che in Sardegna è particolarmente frequente, è stata scoperta negli anni Trenta, ma ancora oggi attorno a questa malattia rara regnano ancora molta confusione e malintesi.
Si tratta di una patologia cronica evolutiva autoimmune, i cui sintomi clinici più evidenti sono l’ispessimento e l’indurimento della pelle, dai quali la malattia prende il nome. Oltre a colpire la cute, 

soprattutto quella degli arti e della zona attorno alla bocca, la sclerodermia intacca anche i piccoli vasi arteriosi e gli organi interni, causando complicazioni, talvolta anche gravi, al cuore, ai reni, ai polmoni e all’apparato gastrointestinale.
Si tratta di sintomi che possono rimanere silenti per anni, rendendo così difficile una diagnosi tempestiva e precoce, ad oggi il mezzo migliore per combattere efficacemente questa debilitante patologia. Un segno clinico costante della malattia è il fenomeno di Raynaud, causato dalla diminuzione del flusso di sangue alle dita e spesso scatenato dal freddo. Tale fenomeno si caratterizza per il pallore delle dita delle mani e dei piedi, che spesso diventano rosse e poi violacee, accompagnato generalmente da una riduzione della temperatura cutanea, da dolore e da alterata sensibilità.
In Italia la Sclerodermia colpisce attualmente circa 50.000 persone, con un’incidenza maggiore tra le donne: oltre il 90% dei pazienti è infatti di sesso femminile. Insorge principalmente nella fascia d’età compresa tra i 40 e i 50 anni, anche se la forma più grave e debilitante si manifesta tra i 20 ed i 25 anni.
Le cause scatenanti di questa patologia sono attualmente sconosciute, anche se recenti studi clinici hanno messo in luce il ruolo fondamentale giocato dalla predisposizione individuale e dal patrimonio genetico quali fattori determinanti per l’insorgere della malattia. 

 

 

 

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